#4 - D.G.R. MARCHE n.975 - Approvazione linee guida per la disciplina delle attività svolte dalle strutture tecniche competenti per le costruzioni in zona sismica nella regione Marche.

Andrea Fratini • set 01, 2021
In data 02/08/2021 la Giunta regionale ha approvato la D.G.R. n. 975 ad oggetto: Approvazione linee guida per la disciplina delle attività svolte dalle strutture tecniche competenti per le costruzioni in zona sismica nella regione Marche. Revoca delle DGR n. 836 del 25/05/2009, n. 1338 del 20/09/2010, n. 862 del 11/06/2013, n. 714 del 28/05/2018, n. 1318 del 28/10/2019.

Le linee guida introducono nocità alle procedure di autorizzazione e deposito dei progetti e delle varianti. In particolare si segnala l'introduzione della procedura di deposito per gli interventi privi di rilevanza e la loro classificazione e l'introduzione dei diritti di istruttoria con relativa quantificazione.

Inoltre, viene introdotta la specifica relativa alle varianti non sostanziali ed una migliore e più esaustiva classificazione delle opere soggette ad autorizzazione.
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Autore: Andrea Fratini 01 set, 2021
In data 02/08/2021 la Giunta regionale ha approvato la D.G.R. n. 975 ad oggetto: Approvazione linee guida per la disciplina delle attività svolte dalle strutture tecniche competenti per le costruzioni in zona sismica nella regione Marche. Revoca delle DGR n. 836 del 25/05/2009, n. 1338 del 20/09/2010, n. 862 del 11/06/2013, n. 714 del 28/05/2018, n. 1318 del 28/10/2019. Le linee guida introducono nocità alle procedure di autorizzazione e deposito dei progetti e delle varianti. In particolare si segnala l'introduzione della procedura di deposito per gli interventi privi di rilevanza e la loro classificazione e l'introduzione dei diritti di istruttoria con relativa quantificazione . Inoltre, viene introdotta la specifica relativa alle varianti non sostanziali ed una migliore e più esaustiva classificazione delle opere soggette ad autorizzazione.
Autore: Andrea Fratini 01 set, 2021
Il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) prevede un ampio spettro di investimenti e riforme a favore dei comuni italiani. In particolare: La Missione 4 Componente 1.1 Investimento 1.1 si occuperà del Piano per asili nido e Scuole dell’infanzia e Servizi di educazione e cura per la prima infanzia. Gli obiettivi della misura sono: • Migliorare l’offerta educativa sin dalla prima infanzia • Offrire un concreto aiuto alle famiglie • Incoraggiare la partecipazione delledonne al mercato del lavoro e laconciliazione tra vita familiare e professionale La Missione 5 Componente 2.2 Investimento 2.1 si occuperà di Investimenti in progetti di rigenerazione urbana, volti a ridurre situazioni di emarginazione e degrado sociale. L’investimento può riguardare diverse tipologie di azioni, tra cui: • manutenzione per il riutilizzo e la rifunzionalizzazione di aree pubbliche e strutture edilizie esistenti a fini di pubblico interesse, compresa la demolizione di opere abusive eseguite da privati in assenza o totale difformità dal permesso di costruzione e la sistemazione delle aree di pertinenza • miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale e ambientale, anche attraverso la ristrutturazione edilizia di edifici pubblici con particolare riferimento allo sviluppo di servizi sociali e culturali, educativi e didattici o alla promozione di attività culturali e sportive • interventi per la mobilità sostenibile La Missione 5 Componente 2.2–Investimento 2.2 si occuperà di Piani urbani integrati. L’intervento è dedicato alle periferie delle Città Metropolitane e prevede una pianificazione urbanistica partecipata con l’obiettivo di trasformare territori vulnerabili in città “ e sostenibili, limitando il consumo di suolo edificabile. Nelle aree metropolitane si potranno realizzare sinergie di pianificazione tra il Comune principale e i Comuni limitrofi più piccoli con l’obiettivo di ricucire il tessuto urbano ed extra urbano colmando deficit infrastrutturali e di mobilità. Obiettivo primario è recuperare spazi urbani e aree già esistenti allo scopo di migliorare la qualità della vita promuovendo processi di partecipazione sociale e imprenditoriale I progetti dovranno restituire alle comunità una identità attraverso la promozione di attività sociali, culturali ed economiche, con particolare attenzione agli aspetti ambientali.
Autore: Andrea Fratini 23 ago, 2021
La semplificazione del Superbonus edilizio al 110% operata dal decreto-legge 31 maggio 2021, n. 77 (c.d. Semplificazioni e Governance), pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 31 maggio 2021 n. 129, è un passo importante per la velocizzazione delle procedure amministrative. Il PNRR prevede interventi di semplificazione per l’edilizia e l’urbanistica nonché per la rigenerazione urbana volti ad accelerare l’efficienza energetica e la rigenerazione urbana. In particolare, tali interventi hanno la finalità di rimuovere gli ostacoli burocratici all’utilizzo del Superbonus 110%, la cui attuazione ha incontrato molti ostacoli connessi alla necessità di attestare la conformità edilizia dei fabbricati, particolarmente complessa per gli edifici più risalenti nel tempo. In tal senso, l’articolo 33 del DL n. 77/2021 tra le altre misure di semplificazione, ha rivisto la disciplina per fruire del Superbonus, stabilendo che, attraverso una comunicazione di inizio lavori asseverata (CILA) è sufficiente attestare gli estremi del titolo abilitativo che ha previsto la costruzione dell’immobile o del provvedimento che ne ha consentito la legittimazione, rendendo in tal modo non più necessaria l’attestazione dello stato legittimo ex articolo 9-bis del DPR 380/2001.
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